il fetish premia?

questa bella immagine è di un'artista e videomaker di origine italiana, di pescara, floria sigismondi, (www.floriasigismondi.com) autrice di bellissimi scatti fotografici - sua è la mostra torinese di qualche tempo fa dal titolo "immaculate conception" e suoi sono diversi videoclip, dei quali vorrei qui ricordare uno degli ultimi perchè mi ha particolarmente colpita per la sua iconografia afferente all'ambito del fetish e del sadomaso. si tratta del video girato per il duo detroitiano, i white stripes, "blue orchid". chi non l'ha visto può ammirarlo sul sito dei white stripes ( www.whitestripes.com) o della stessa sigismondi che qui su vedete in un bellissimo autoritratto.
l'artista quarantenne italocanadese ha sviluppato una particolare affezione per ritratti visionari che alludono ad una ricerca intorno alle passioni e alla sessualità svelata nei suoi recessi più oscuri e dipinta nei toni grotteschi che rinviano alla poetica e all'estetica più perturbante del tardo rinascimento italiano.
nel corso del 2005 la casa editrice meltemi fa uscire un bel tomo dal titolo "fetish" firmato da valerie steele, specializzata nella storia della moda e i legami che essa intrattiene con l'erotismo; nell'intervista curata da patrizia calefato nello stesso volume, la steele dichiara che il fetish è racchiuso nel concetto di esagerazione all'interno della quale "si realizza la trasformazione del corpo in intera sessualità". viene da chiedersi se l'oscillazione del fetish tra l'idea di costrizione (cfr. corsetti, tacchi a spillo, bondage, pelle come guaina e quant'altro segni e costringa il corpo) e quella di esagerazione e, dunque, di ostensione e messa in mostra delle pieghe della corporeità che la moda anni '80 /'90 delle anoressiche vuole nascondere (non è un caso che le dominatrix siano spesso oversize) e in un certo senso abolire, non sia la stessa oscillazione tra i generi sessuali i cui confini si vanno problematicamente ridefinendo senza buona pace di nessuno. almeno finora.
ecco allora che il fetish nelle mostre di arte contemporanea, così come nei temi delle serate nei club di musica elettronica delle capitali europee (cfr. serata torturegarden a londra ora itinerante, per non parlare sempre e solo di berlino!), così come nella sua variante di softporno acido alla canzian premia, ma cosa premia?
il nostro desiderio di esternare in taluni contesti, privati o semipubblici, desideri e voglie per lungo tempo ritenuti inconfessabili anche in camera da letto?
o è puro piacere voyeristico?
le immagini del video dei white stripes, ad esempio, curatissime nella fotografia raccontano un pò l'iconografia sadomaso, esemplificata dal tacco fetish che sfida l'anatomia del collo del piede torcendolo fino a rendere impossibile la stessa discesa della scalinata da parte della protagonista della clip che deve aggrapparsi alla ringhiera per giungere nella sala centrale del palazzo dove lo zoccolo di un cavallo bianco (in questo caso non indice della rivoluzione socialista) che sta per possederla si impenna prefigurando lo squartamento del torace.

You got a reaction
You got a reaction, didn't you?
You took a white orchid
You took a white orchid turned it blue

reazioni ottenute?

39 Comments:

  1. Anonym said...
    ahia!
    SpoonG said...
    chissà perché io quei tacchi li avevo ricondotti alle scarpette delle ballerine classiche. sono un'anima candida?
    comunque non credevo che dietro quel video, quello dell'ultimo (pessimo) singolo di Robert Smith, quello della (pessima) megalomaniac degli incubus e quello di uno dei tanti pezzi senza titolo dei Sigur Ros (beeeeello!) ci fosse la stessa manina-con-frustino. e magari se le canzoni sono discutibili i video sono davvero artistici. e non in senso biblico.
    lenore said...
    anch'io, noazemi, ho sempre pensato alle scarpette fetish come scarpette da danza un pò meno edulcorate, quindi va da sè che la danza classica con tutto l'armamentario di bacchette, pliè, bustini, scarpette, sbarre e vite filiformi sia proprio la versione edulcorata e poetica del sottobosco sadomaso...l'ho detta grossa?
    a lucillio, che video non vedi?
    franz said...
    no, non l'hai detta grossa, affatto. E pensa che l'interno delle scarpette da danza è sempre macchiato di sangue. Avete visto L0educAzione sentimentale delle fanciulle? la scena iniziale è emblematica: i piedi in primo piano di una ballerina si tingono progressivamente di rosso man mano che lei procede nella danza
    lenore said...
    no, non l'ho visto e mi piacerebbe molto vederlo, ce l'hai te?
    Anonym said...
    cercasi fetish@ per coppia sadomaso... fruste, tacchi e cera bollente... mmmmmmmm....

    ... liberazione dei sensi, peccati e virtù, lab080 pensaci tu.
    Anonym said...
    Concordo con voi, il piacere della costrizione accomuna le due pratiche. E chi ha avuto qualche esperienza di danza classica forse ricorda la sensazione di godimento che si ha nel percepire il cambiamento del proprio corpo sottoposto allo sforzo, la sorpresa ma anche la curiosità verso le mutazioni deformanti che si accompagnano all'apprendimento di nuove posture e curvature. Per questo le scarpette da punta mi sembrano non una versione edulcorata, bensì forse più estrema e disciplinante delle scarpe fetish, come ci mostrano le tracce di sangue di cui parla franz; certo una versione di feticismo da cui la sessualità viene quasi completamente rimossa o sublimata.(Vabbè adesso l'ho sparata...)
    Il parallelismo è interessantissimo! Chissà se c'è qualche balletto che espliciti il feticismo della classica...Di sicuro però almeno nella storia di scarpette rosse (fiaba terrificante che adoravo da piccola) questo legame sanguinolento e inebriante.
    deceptacon
    franz said...
    @lenore: il film non ce l'ho, ma a parte la bella scena d'apertura, il film è davvero brutto.

    Però sullo stesso tema - ovvvero la danza come costrizione del corpo, che viene piegato innaturalmente alle esigenze estetiche della danza - c'è anche il libro di Amelie Nothomb "Nomi propri".....
    Anonym said...
    come diceva mishima, più o meno, il piacere del rivestirsi nasce dalla costrizione: ecco perché poi le uniformi - quelle militari, le divise, gli oggetti, i simboli, gli indumenti da "militanti" - hanno dato tante ispirazioni alla moda. e comunque, mishima era mishima e yamamoto (nippofashion uberculisc) invece dice esattamente il contrario, ovvero: tacchi alti inumani!!! scarpette rosse aaaargh sadico andersen! per tacer di manolo...
    Anonym said...
    lode a mishima e majakovskij!
    lenore said...
    lindo indossa sempre (o quasi) sexissimi anfibi.
    adoro le manolo ma non credo ne possederò mai un paio.
    anche yamamoto mi fa sbrodolare con tutti quei giochi geometrici e barocchi insieme, ma neanche di lui credo possederò mai un capo.
    mi chiedevo anch'io con curiosità avida se vi fossero state rappresentazioni fetish attraverso la danza...boh
    _effe_ said...
    caspita quali e quanti link!
    e qui cito da nemo, perchè io AMO quel pesciolino, "ha tutta l'aria di essere una storia interessante!"
    il legame fra l'immaginario (e pratiche) della danza classica e quell* del sadomaso è suggestivo e convincente...ma con ancora più forza io mi chiedo perchè il piede, e passatemi l'osceno gioco di parole, torni sempre in ballo. un paio di risposte le ho trovate dentro di me...epperò...sbajate.
    Anonym said...
    Perché il piede nella scarpa è simbolo di penetrazione, e che si ferisca invece che ferire è il rovesciamento dell'archetipo della società patriarcale, basti confrontare il famoso mito arcaico-greco delle donne con la vagina dentata. Il fatto che poi il piede delle donne sia oggetto di pratiche sadiche quali la fasciatura nella tradizione dell'antico impero cinese o l'uso di scarpe trampolesche quali quelle di Manolo Blahnik è un chiaro indice di una strategia della contenzione attuata dal Maschio becero per negare la nostra più che evidente superiorità. E poi il piede è un classico oggetto di feticismo.
    (basta sono stanca, mandatemi a dormire!)
    Anonym said...
    mh, mh, nodi penetranti. già, perchè il piede, chiede effe, e noazemi 'non' dice perchè, ma racconta rinviando al mito - quello greco - e alle tradizioni cinesi. ineffetti quella dei piedi è sempre una questione legata ad aneddoti, storie e fiabe, una per tutte? cenerentola, ovviamente, vi ricordate che piedi grossolani e poco curati avevano le sorellastre pur non avendo mai fatto lavori di fatica? e come faceva cenerentola a farsi pedicure se passava tutto il giorno a lavar pavimenti e stirare abiti? boh...chiedevatelo a vulvia e alla sua sogliola.
    ieri sera, invece, ci chiedevamo (io e effe) intorno ad un tavolino da bar se fosse più maschile o femminile il feticismo per i piedi. poi abbiamo dovuto distinguere la passione rivolta al piede come oggetto di adorazione e di attenzione (e questa è più maschile verso piedi di entrambi i sessi a seconda del tipo di relazione), dal piacere di vedersi adorare (odorare) il piede e dunque di bardarlo con smalti, cavigliere, anellini che sfidano le ossicine e trampoli manoleschi.
    effe è sempre più convinta che sia, in un certo senso in linea con quanto noazemi non dice, una sorta di controllo maschile verso il corpo femminile. io non saprei...
    Anonym said...
    vai pure essere superiore e sogni d'oro
    Anonym said...
    per tutt* coloro * qual* nutrono invece [in]sane passioni per le sole scarpe, cioè per l'oggetto che contiene il piede, un amico che conoscete quasi tutt* m'indicò recentemente un sito di un suo amico che verteva sul tema 'feticismo delle scarpe' in maniera non del tutto fuorviante: il sito si chiama nikeboy e l'indirizzo è:

    www.nikeboy81mi.com
    LLL said...
    Maschio becero?
    Evidente superiorità?
    Mah...lasciamo stare...
    Adorare (odorare) il piede?
    Se ve li siete lavati e nn sono troppo FETISH (brrr che puzza!!)

    Certo...se ci fosse un anellino al piede...mmmm
    Anonym said...
    ... credo che la Floria sia la mamma dell'alieno di cui parla qlc post passato... chi sa rimarrà fulminato dalla somiglianza...io solo pelle di cigno...

    nb. Manolo Blahnik sarà invece un parente alla lontanta in spagna...
    Anonym said...
    [ah, quindi blaHnc eri te che avevi visto l'alieno quella notte?]


    manolo non è spagnolo!
    è solo lola che è spagnola e per imparare l'italiano va a scuola...
    Anonym said...
    manolo è canario, di las palmas: me l'ha detto un amico suo d'infanzia. sua mamma abita ancora lì e lui la chiama ogni volta per lamentarsi....
    franz said...
    certo, il feticismo del piede in quanto surrogato fallico è maschile, così come è una forma di controllo del maschile sul femminile torturare i piedini con tacchi improbabili......
    ma se questa parte del corpo deve essere oggetto di cotante attenzioni, allora è meglio decorarlo, dipingerlo e inguainarlo in scarpe favolose.... o no?
    oppure, come dice carrie, la vita di una ragazza single in her thirties è già complicata di suo... perciò è meglio affrontarla su un paio di manolo's nuove nuove......
    Certo, speravo di trovare in valeri steele la risposta al poerché mi comprerei 10 paia di scarpe alla settimana, ma non ho trovato alcuna risposta.......
    Anonym said...
    @franz: Mica posso ffà tutto io. O valeri stille...insomma, la seconda che hai detto.
    Anonym said...
    @quelo: ma lo sai a che ora mi sono alzata stamattina?
    Anonym said...
    @ carrie: io l'ho visto l'alieno... esiste!!!
    ma nn ho scritto io il blogghino di cui all'oggetto.

    A proposito di scarpe che costringono i dolci piedini femminili... ma nn c'è il detto "per piacere bisogna soffrire", e poi ancora, nn è vero che ogni donna ha il proprio stile e libertà di scelta e predilezione per certe scarpe (che nn sono ideate a priori da uomini), infine... sai la sofferenza di alcuni uomini quandi si rendono conto che gli egiziani erano più fortunati?!?!?!?
    bejinos...
    R.R. said...
    Il successo del fetish all'interno delle arti visive è ormai un dato di fatto. Sicuramente tale successo è dovuto sia ad un puro piacere voyeristico ormai radicato sia tra gli artisti che tra i fruitori, ma anche in quanto strumento di condivisione di sentimenti privati. Bisogna però distinguere l'aspetto modaiolo e più legato all'immagine rispetto a coloro che vivono dentro di sè una vera e propria forma di feticismo legato al "feticcio". Sondando e ascoltando alcuni addetti ai lavori, essi si dichiarano delusi e mortificati proprio da questa proliferazione e da questo processo di massificazione per i quali l'immaginario fetish viene proposto a tutti indistintamente. Essi rivendicano l'aspetto privatistico e intimo del proprio feticismo nonostante spesso sia legato anche a situazioni di esibizionismo e quindi di voyerismo. Tale esibizionismo però deve essere vissuto - riporto ancora i pensieri di feticisti miei amici - solo tra feticisti. Il vero feticista odia il turista del sesso che trova nel mondo fetish la possibilità di trovare una nuova valvola di sfogo della propria sessualità nascosta. In un certo senso essi vorrebbero l'attuazione di una gerarchizzazione settoriale a difesa dell'uso e dell'abuso di fettici. Tra i mille club che sfruttano il termine fetish per poter creare un "business" sono in pochissimi coloro che agiscono sapendo cosa fare e soprattutto facendo parte del mondo fetish stesso. Floria Sigismondi è quindi una bravissima video maker e una bravissima fotografa proprio in quanto feticista? Questo non lo sappiamo e potremmo saperlo solo da lei...
    Anonym said...
    Dall'immagine sembra più "startrekkiana" che fetish...
    cmq interessante riflessione r.r.
    lenore said...
    già r.r. condivido quello che dici. spesso l'uso del termine fetish per i locali che propongono serate del genere è solo un modo per attirare gente e curiosi intorno ad una tendenza senza che vi sia alcun vero nesso con il mondo delle passioni feticiste coltivate in modo del tutto privato come l'hai ben descritto tu.
    però potrebbe anche essere una maniera per liberare passioni oscure a cui non si è mai dato un nome una volta che esse vengono sdoganate, anche se con lo sdoganamento avviene anche il processo di commercializzazione e svuotamento di senso...ma chi sono i feticisti della prima ora?
    chiedevatelo
    R.R. said...
    Ragazzi ieri sera sono stato alla festa di alternativa gay a Torino, in una casa occupata...e pensate un pò quando hanno iniziato a suonare la tecno c'è stata una performance molto carina ovviamente in stile fetish con maschere ed abiti in pelle!!!!
    Quando sviluppo le foto magari faccio un post....anche durante le feste di LAB080 si potrebbero fare performance!!!!!
    Un bacio dall'irrequieto e mai fermo ma pur sempre vostro
    Folletto nero
    R.R. said...
    ragazzi/e....ho visto i segreti di Brokeback Mountain, il film di Ang Lee vincitore allo scorso festival di venezia. ANDATE A VEDERLO!!!
    Bello, bellissimo.
    R.R. said...
    a lenore: chi sono i feticisti della prima ora? Io li definirei i tamarri del fetish, coloro che indossando a caso qualcosa di pelle o di nero credeno di essere trasgessivi e sexy!!!
    é questione anche di estetica!!!
    R.R. said...
    dimenticavo : http://www.bimfilm.com/isegretidibrokebackmountain/
    Anonym said...
    Troooppo gay 'sto film!!!
    Etero siete avvisati!
    lenore said...
    chi è pacondicio?
    ;-)
    mi sa che c'andrò presto a vederlo.
    i feticisti della prima ora dovrebbero essere quelli "autentitici", secondo l'espressione sarebbero le persone che si sono professate tali sin dall'iniizo e non i tamarri che dici te, infatti, quelli che all'occasione sfoggiano un pò di pellame e si dicono fetish.
    però puoi anche usare pelle, lacci e quant'altro perchè rispecchiano il tuo stile senza che sei poi tenuto a farti legare, sculacciare e appendere, no?
    mica per essere coerenti ci devi rimettere la pelle?
    la moda gioca molto sui richiami e i ritorni senza doversi uniformare ad un modo di essere tout court
    Anonym said...
    @lenore..also..elektrisches Motorrad benutzt man fuer WELTRAUMRAISE ..galaktische Supermarket haben geeignete Parkplaetze. Elektrisches Motorrad brennen kein Oel und schmutzen die Milchstrasse nicht .. è kiaro?!?!?!
    (motorino elettrico remember..?)..contrariamente alle mie aspettative ieri l'alieno si è fatto vivo..e ha detto:..ehi che fai..? e io : ehi...
    vuole vendermi dimesionale Linsen..che faccio ?
    accetto.. e l'alieno...: Irrenartz !! IRRENARTZ..!!! urla l'alieno..es ist Uhrzeit ..es ist Uhrtzeit..!!! urla di più..
    e io ande...ande...ma non mi capisce..
    domani non vedrò l'alieno..ma almeno mi sono rimaste le lenti..
    cara lenore l'alieno potrebbe capire cosa c'è di fetish in una giornata di pioggia..?
    R.R. said...
    Ah ok....io leggevo i feticisti dell'ultima ora!!!! vabbè!!!
    Cara lenore diciamo che certe persone possono permettersi di adottare il look fetish senza per questo "rimetterci la pelle"....ma altre proprio NO!!!!

    a parcondicio: Non è un film gay o per lo meno non è un film che fa propaganda omosessuale. è un film che racconta l'incontro tra due ragazzi e il successivo intrecciarsi e svilluparsi delle loro vite con uno stile narrativo piuttosto realistico-esistenziale. Il film appare semplice ma spesso i dialoghi tra gli attori nascondono continui richiami e citazioni segrete...proprio come del resto recita il titolo: I SEGRETI di XXX Mountain.
    Io andrò a rivederlo!!!
    lenore said...
    la storia dell'alieno mi incuriosisce sempre di più (anche perchè non ci capisco un'acca!)
    r.r. è vero, alcuni proprio no, ma poi lasciarci la pelle non è una cosa che tante volte, niente niente, va fatta?
    io ho lasciato qualche giorno fa un pezzo di pelle nel forno mentre levavo una pizza che stavo riscaldando..vabbè..
    Anonym said...
    niente niente...tante volte con quel dito componevi il mio numero e risparmavi una falange?
    Anonym said...
    ?!
    labrax sei tornato!!!!!!!
    sei anche molto molto in forma, bisogna riconoscerlo!
    Anonym said...
    che pizza la pizza...
    meglio VERA PELLE...!
    Grazie lenore!!!

    @un saluto allo zingarello che conduce...

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