Nell’ultimo weekend di maggio i cittadini milanesi sono chiamati ancora una volta alle urne elettorali per decidere la nuova formazione della giunta comunale. Letizia Moratti, ex Ministro dell’istruzione, contro Bruno Ferrante, ex Prefetto di Milano. In rappresentanza della numerosa popolazione gay milanese, che pare esser stata stimata a ben 10.000 presenze, troviamo con grande sorpresa e per la prima volta nella storia delle elezioni politiche comunali della città, candidati dichiaratamente omosessuali in entrambi gli schieramenti politici. Per il centro destra e sostenuto direttamente dal candidato sindaco, Letizia Moratti, abbiamo Francesco Italia: ex direttore di gay tv. Per il centro sinistra ma non direttamente sostenuto dal candidato sindaco Bruno Ferrante e quindi sostenuto direttamente dal partito di Rifondazione Comunista, abbiamo Alessandro Golinelli: noto scrittore. Golinelli non è l’unico candidato "omo" del centro sinistra, Francesco Italia invece oltre ad essere l’unico candidato queer del centro destra, rappresenta una piacevole sorpresa che per qualche istante può far dimenticare l’omofobia innata presente nei partiti dell’ormai ex governo Berlusconi.
Vladimir Luxuria si è affrettata a commentare la presenza di Francesco Italia come uno specchietto per allodole, un palliativo atto a confondere la popolazione gay milanese storicamente o perlomeno istituzionalmente da sempre schierata con i partiti della sinistra.
Personalmente ho incontrato i due candidati durante la loro campagna elettorale per capire quale atmosfera si respirasse, e quali effettive speranze vi fossero per vedermi veramente rappresentato all’interno della giunta comunale milanese. Alessandro Golinelli presenta qualche giorno prima del voto il suo ultimo sforzo cinematografico senza nemmeno accennare alla sua candidatura politica. Si limita a presentare il film, gli attori del film, e a ringraziare tutti gli amici presenti con i quali da tempo vive felicemente nel capoluogo lombardo. Il film intitolato "fi jerda" (al campetto) è quasi interamente girato all’aperto in un piccolo giardino pubblico nei pressi della stazione centrale di Milano. Le storie narrate sono quelle di un gruppo di ragazzi tunisini, di un cassa integrato italiano (interpretato da Gianni Fantoni), e di una ragazza seminomade che tutti fa innamorare di sè. Un film di realtà che nonostante gli argomenti in parte trattati non scade mai nella retorica e nell’ovvietà noiosa dei soliti film di denuncia sociale. L’uomo nell’habitat urbano a confronto con se stesso, con gli altri e con le scelte di legalità ed illegalità, di amore e gelosia, di fiducia e solitudine. Nel film appare anche lo stesso Golinelli che interpreta il ruolo di consumatore autoctono di cocaina, cliente di uno dei ragazzi tunisini del parchetto, e nonché vittima del fascino straniero di torsi nudi in movimento sul campo da pallacanestro. Un film che ben interpreta i possibili rapporti tra gente autoctona e gente immigrata, lasciando gli schemi sempre potenzialmente aperti.
La sera seguente, in scenari completamenti opposti, mi ritrovo invitato ad un cocktail elettorale al G-Lounge (fashiongaybar) dove conosco Francesco Italia. Se all’anteprima milanese del film di Golinelli a presenziare vi era l’ex starlette di Markette Lubamba, al G-Lounge troviamo la Senatrice Ombretta Colli e l’omnipresente Dottor Cecchi Paone accompagnato dal pattinatore su ghiaccio Karel Zelenka.
Parlando con Francesco vengo a sapere dell’incredibile insucesso del congresso nazionale dell’Arcigay, dove assenti sono stati in molti tra cui Ferrante, la Moratti, il presidente della provincia Penati, e dove il pubblico era costituito da circa 20 persone.
Andando oltre ai soliti discorsi politici di schieramento bipartisan, io e Francesco concordiamo sulla necessità di formare un fronte comune di rappresentanza politica omosessuale, unica via possibile per contare veramente qualcosa e per liberarci dai ricatti politici ugualmente presenti nel centro destra e nel centro sinistra. Un sogno per ora irrealizzabile, ma che potrebbe invece diventare il giusto contenitore di confluenza per tutte quelle persone che da tempo non si sentono più rappresentate politicamente e istituzionalmente. Un contenitore, che prendendo spunto dalle tematiche da sempre sostenute dal partito radicale, potrebbe finalmente spezzare il contraddittorio sistema politico bipartisan. L’omosessualità esiste, in Italia, esclusivamente intesa come negazione del suo opposto: omosessualità Vs eterosessualità. Ma io e voi ben sappiamo che nella natura umana non esiste obbligo d’appartenenza, e incredibilmente potremo ritenerci soddisfatti solo quando la nostra società diverrà consapevole del potenziale sessuale biunivoco in essa contenuto.
Colgo l’occasione per invitare tutti gli amici labici ad esprimersi su tale argomento, in modo da poterci scambiare tutti i possibili punti di vista nella ricerca di una sintesi comune. Colgo ulteriormente l’occasione per augurare un grosso in bocca al lupo a tutti i candidati gay delle prossime elezioni comunali milanesi. Ringrazio infine Francesco per la sua gentilezza e per la sua disponibilità al dialogo.
Roberto Ratti
www.robertoratti.com
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ma intanto mi godo il tuo bellissimo post. era da tempo che sullablog mancavano post che non fossero autocentrati
è anche superapprezzabile la tua giornalistica e etnografica metodologia di analisi di questo quadro che ti ha condotto ai party dei due opposti schieramenti...al di là del fatto che è e sarà sempre paradossale parlare di gay di destra non posso restare neanche ancorata ad una visione meramente sessuocentrata e votata alle sistemazioni in categorie stabili così come il manicheismo partitico le intende. e qui torna vladimir - che però, non ha caso, mi viene da dire, è politicamente ben schierat* - che fra le personalità politiche è l'unica a condurre un discorso sul gender veramente illuminante e di prassi politica e teoretica (a proposito vlad luxuria sarà al party inaugurale di imaginaria, dunque questa volta non ci sfuggirà per l'intervista labica!).
mi trovo altresì d'accordo quando accenni alla necessità di una sorta di trasversalità politica - che non sia opportunistica nè qualunquista nè unicamente omosessuale - che sia capace di affrontare i temi inerenti al gender, che per quel che mi riguarda sono pertinenti e aderenti tanto a gay, quanto a etero, trans, bi, in definitiva chiunque. il punto è la riflessione e il sovvertimento degli stereotipi del genere sessuale nei quali, car* noi tutt*, siamo invischiati, sia che ci piacciano i maschietti, le femminucce, o chiunque altr* sessualmente in/definito. e la sinistra ha tanto da imparare ancora in tal senso, sebbene, rispetto alla destra che, nei migliori dei casi, è animata dall'orrendo concetto della tolleranza, si schiera da sempre su fronti decisamente aperti a con/fronti.
Per quanto riguarda gay+destra=ossimoro, io direi anche gay+sinistra+mastella+rutelli=(ossimoro)2
Un bacio a voi tutti!!!
http://www.so36.de/specials.html#Kurzurlaub
e leggere il nome lab080 a berlino, al SO36?
anzi io mi proporrei come assistente dj!!!
Alessandro Golinelli mi ha scritto che non è vero che è scomparso a fine film, ma anzi è rimasto a parlare per mezz'ora fuori dal cinema.
E io che stavo facendo?
mah!!!
è inutile continuare a ripetere le stesse cose.
La realtà dei fatti ci porta comunque a ritenere entrambi gli schieramenti politici lontani dalla realtà e dalle esigenze della gender-società.
Quindi non venitemi sempre a dire della mussolini, della lega etc...
ok lo sappiamo!!! e allora?
e allora DUE sono le modalità di comportamento che il normale cittadino non politicizzato può assumere:
1) Entrare a far parte del sistema politico omofobo per poi. dall'interno invertire la tendenza
2) Distaccarsi completamente dal sistema politico.
In considerazione del fatto che già molti gay fanno parte della sinistra, mi sembra giusto sostenere il coraggio di una persona che nonostante tutto abbia accettato una candidatura nel centro destra!!!
Inoltre esiste anche la possibilità del voto disgiunto: ovvero votare Ferrante e scrivere il nome del candidato che si vuole!!!
Se aveste letto attentamente il mio post forse avreste potuto scrivere commenti più interessanti
solo tu scrivi cose interessanti comunque. si vede che possiedi la verità, guidaci e conducici anche a noi
Posso accettare questo ragionamento solo dalle persone che sono direttamente coinvolte nella battaglia politica.
Come scrive lenore nel suo commento soprastante si tratta di trovare una trasversalità politica che partendo dalla questione omosessuale possa abbracciare tutto il resto della società.
è quello che sto cercando di fare!!!!
:-)
bacioni
Ma è anche vero che questa osservazione vale più come descrizione di una condizione ideale, che non come orientamento pratico e politica del quotidiano. Dove, e quando, i diritti civili (per quanto formali) sono garantiti (formalmente) a chiunque, si può essere gay, di destra e pure un po' xenofobi (come in olanda). Dove i diritti civili sono negati in nome di un'ideologia reazionaria e di presunte "radici" dello stesso liberalismo, a me sembra quantomeno sospetto stare dalla parte di chi - per definizione e per principio - questi diritti li nega (e arrova addirittura a negare che ci sia qualcuno che ne sente il bisogno).
Su questo piano le coalizioni ufficiali della politica palamentare proprio non si equivalgono.
Capisco anche il tuo sfogo: se non ho inteso male tu volevi parlare anche della necessità di andare aldilà di categorie e pratiche come omosessualità ed eterosessualità (che hanno bisogno l'una dell'altra per esistere), e invece ti sei trovato a rispondere ad obiezioni su legame omosessualità-destra politica.
E che il discorso si sia spostato su questo piano, secondo me, è particolarmente significativo ;)
è significativo di cosa?
dammi una speranza!!!
significativo del peso delle condizioni materiali rispetto al piano ideale del discorso
;)
quindi secondo te ciò che dico è utopico?
Materiale è l'omofobia presente nel centro destra e ideale è il mio sogno di nascita di una realtà trasversale? così avevo capito!!!
mi troverai nel viavai di un gay pride, ma sappi che se mi provocherai sono guai,
Dottor Jackill diventa Mr Hide e ti ammazza stecchito col Raid.
Trovo molto interessante la mia parte intollerante che mi rende rivoltante tutta questa bella gente
Cari professori miei, io vorrei che in giro ci fossero meno bulli del cazzo e più gay,
più dreadlock e meno monclair, più Stratocaster e meno DJ...
A questo punto è inutile fare discussioni di genere quando ha vinto un essere asessuato che ha poco a che fare con gli angeli.
Prodi?
:D
felicità
@Noazemi: no capire
@aiku: non per pietà no
@il giornalaio: master of pubblicism
cioè: pagina cultura republic...dillo anche in famiglia!
qui
http://www.gaynews.it/view.php?ID=37731
http://www.gaynews.it/view.php?ID=30304
leggi sopra
la risposta è no.
materiale è lo stato di tutta la questione dei diritti civili in rapporto alle forze politiche esistenti.
ma ideale per me non significa utopico: ideale è il piano di qualunque giudizio.
Ma forse hai fatto un'altra domanda e non me ne sono accorto?
mh: come già detto in msn, mi riferisco alla Moratti. gnurant!
Album: Mi Innamoravo Di Tutto, 1997
Chi va dicendo in giro
che odio il mio lavoro
non sa con quanto amore
mi dedico al tritolo,
è quasi indipendente
ancora poche ore
poi gli darò la voce
il detonatore.
Il mio Pinocchio fragile
parente artigianale
di ordigni costruiti
su scala industriale
di me non farà mai
un cavaliere del lavoro,
io sono d'un'altra razza,
son bombarolo.
Nello scendere le scale
ci metto più attenzione,
sarebbe imperdonabile
giustiziarmi sul portone
proprio nel giorno in cui
la decisione è mia
sulla condanna a morte
o l'amnistia.
Per strada tante facce
non hanno un bel colore,
qui chi non terrorizza
si ammala di terrore,
c'è chi aspetta la pioggia
per non piangere da solo,
io sono d'un altro avviso,
son bombarolo.
Intellettuali d'oggi
idioti di domani
ridatemi il cervello
che basta alle mie mani,
profeti molto acrobati
della rivoluzione
oggi farò da me
senza lezione.
Vi scoverò i nemici
per voi così distanti
e dopo averli uccisi
sarò fra i latitanti
ma finché li cerco io
i latitanti sono loro,
ho scelto un'altra scuola,
son bombarolo.
Potere troppe volte
delegato ad altre mani,
sganciato e restituitoci
dai tuoi aeroplani,
io vengo a restituirti
un po' del tuo terrore
del tuo disordine
del tuo rumore.
Così pensava forte
un trentenne disperato
se non del tutto giusto
quasi niente sbagliato,
cercando il luogo idoneo
adatto al suo tritolo,
insomma il posto degno
d'un bombarolo.
C'è chi lo vide ridere
davanti al Parlamento
aspettando l'esplosione
che provasse il suo talento,
c'è chi lo vide piangere
un torrente di vocali
vedendo esplodere
un chiosco di giornali.
Ma ciò che lo ferì
profondamente nell'orgoglio
fu l'immagine di lei
che si sporgeva da ogni foglio
lontana dal ridicolo
in cui lo lasciò solo,
ma in prima pagina
col bombarolo.
lenore: smettila di scrivere con la mia identità!!!!
Ne Italia nè Golinelli al comune di Milano!!! nessun rappresentante della rosa nel pugno!!!
Una vera disfatta!!!
eh?
uh?
mbuto?
conosco chi conosci tu
so dove vai
ti sei preso in giro
ti sei rovinato
ti hanno fottuto
fregato fregato
eri così carino
eri così carino
pigro di testa
e ben vestito
non fai niente di male
niente di ciò che credi
non sai quello che vuoi
non riuscirai ad averlo
niente è gratis
niente è a posto
le insegne luminose attirano gli allocchi
eri così carino
eri così carino
pigro di testa
e ben vestito
affrettati fa presto
il gioco volge al termine
punta sul nero
punta sul rosso
punta di più
il gioco è fatto
la posta sei tu
eri così carino
eri così carino
pigro di testa
e ben vestito
questa volta sul serio
dicono sempre così:
"io sono l'Anarchia"
"ecco un altro Anticristo"
ma eri solo carino
proprio carino
pigro di testa
e ben vestito
senza i blue jeans
eri carino
proprio un amore di ragazzino
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