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Sto pensando molto, in questo periodo, al futuro e al passato. E trovo notevole, sorprendente, bello, interessante il fatto che io stia con un uomo, lo stesso uomo, da vent’anni.
Sono cresciuto nei ’70, la lontana era del libero amore e della sperimentazione sessuale: non ho per questo nessuna intenzione di dire che far coppia sia la cosa giusta/obbligata (chi preferisce vivere da single ha tutta la mia stima e accende la mia curiosità)... ma certo non voglio passare da disvalore o minorato io per il fatto di avere scelto la coppia come strategia di vita. E vedo che la nostra unione, oltre ad essere (vista la propensione allo sperpero del mio compagno) un grande motore di sviluppo economico per la società, crea altro affetto, buonumore, scambio... ossia VALORE umano e sociale per i nostri amici, famiglie...

Un motivo c’è se quelli di AN (o il Vaticano ancor peggio) non vogliono riconoscere questo valore: costringere gli adolescenti come quello che s’è suicidato a Torino, come ognuna ed ognuno di noi, alla paura, pensare di essere sola/o, cominciare e continuare senza esempi e senza aiuti.
Riconoscere noi come un’opzione di felicità possibile bonificherebbe il terreno di disperazione sui cui mettono le loro radici, e i loro atteggiamenti a volte consolatori/tolleranti, nei fatti sempre repressivi.
Pensa che alla Consulta Giovanile di Torino, i 'ragazzi' vicini ad AN dopo aver contestato per anni i fondi assegnati dall’Università al locale Festival del Cinema Gay, sono riusciti a farglieli togliere. E per rispondere alle lamentele degli organizzatori, hanno inviato loro un libro di Mishima, come esempio di quel che secondo loro era un modo 'alto' di elaborare l’identità omosessuale. Suicidarsi in un birignao di fantasmi come Mishima ha fatto. Passando prima dal salotto della Santanché se sei arredatore o stilista o chirurgo estetico.

Da tempo credo che il futuro della società sia nella normalizzazione e valorizzazione 'quotidiana' dell’omosessualità... nel cercare di capire che cosa può spiegarci della vita, dello stare sul pianeta Terra questo modo di vivere e amare, con la sua angolazione molto particolare. Interessante da conoscere.
In questo senso, è emozionante l’esperimento che sta facendo JLR Zapatero in Spagna (tu sei filo nordico in quanto a stimmung, io neolatino ad oltranza).
Zapatero è uomo di straordinaria visione storica, socialista nel senso più profondo del termine e ambizioso nel proporre la Spagna come terra di nuova civiltà. E’ una società che senza falsi moralismi sta domandandosi quanto questi concittadini 'peccaminosi' hanno da dire, e in questo aiuta l’atteggiamento 'compassionevole verso il peccato' che gli spagnoli hanno... la Spagna bianca, naturalmente, perché c’è l’Opus Dei anche, e viene da lì.

Questo modo di essere progressisti (in senso evoluzionista) è il modo più originale di essere europei up to now ma difficilmente attecchirà in Italia dove i chierichetti dell’ex PCI parlano di 'deriva zapateriana'. Moriremo lentamente, asfissiati dall’ipocrisia e dai bizantinismi, dai miasmi che le paludi vaticane generano e che solo le Alpi riescono a fermare.
Magari moriremo passeggiando in piazza San Babila, in una giornata di sole, com’è successo a te. Col privilegio di accorgercene. Perché le migliaia d’altri che ci circondano con jeans D&G veri o finti sono già morti e manco lo sanno."