family day

10 Comments:

  1. Anonym said...
    on the way to IKEA on the metro, there were millions and millions of people looked uneasy on public transport and unsure how to take the escalators down. Then at Anagnina a huge crowd was being loaded onto buses. The people were all holding flyers which said "family day" as well as banners and signs saying "Pavia" or "Bari" or the names of other Italian towns. There were also signs all over Rome saying things like "the National Alliance supports family day" with a little cartoon family - a mother, a father and two kids -a boy and a girl of course. Initially I thought it must be some kind of political protest against gay marriage or something - but there were no political banners or signs. And in English "family day" (it was in English) sounds to me more like a special day when women and kids are invited to the golf course or the race track- not a huge protest/demonstration with people travelling from all over Italy.

    But what exactly were they demonstrating about? Motherhood and apple pie? They must have felt pretty strongly about whatever it was to travel from all over Italy come to Rome?

    And, most puzzlingly, why use English? Why force all these Italians to say the difficult to pronouce English words "fameelee daaaiiii" when "giorno della famiglia" would have done just fine?
    Anonym said...
    ANDRO' anche io alla festa della famiglia, oggi, anzi al Family Day come lo chiama Buttiglione che infatti parla bene il tedesco. Alla festa della mia famiglia, qui a Washington. Andrò a mettere a dormire quella di dieci mesi, Anna, che gattona per tutta la casa, si incastra sotto tutti i mobili e poi pretende di mettersi seduta prendendo capocciate tremende e quello di tre anni, Devin, che vorrebbe leggersi da solo i libri di storielle e poi s'incazza come un flipper quando si accorge di non saper leggere.
    Mia moglie e io siamo di corvèe , comandati come baby sitter, lettori di storielle, spalmatori di crema sui sederini arrossati, provveditori di mangimi che naturalmente la nonna italiana trova abominevoli, al posto dei genitori che vogliono andare al cinema. Andrò a festeggiare e celebrare la famiglia nella sola maniera che io conosca e che consideri decente e umana, che è quella di prendersi cura con amore, pazienza (e qualche occasionale imprecazione) di chi ha scelto di vivere con te e di chi non lo ha scelto, ma si trova a vivere con te egualmente, come i figli o i nipoti.
    Ma per niente al mondo, danari, onori, inquadrature in televisione, applausi, benedizioni di presbiteri od orazioni di presuntuosi, la porterei su una piazza. Perché non c'è nulla di più triste e osceno che adoperare i bambini come props, si dice al cinema, come attrezzi, mobilia, scene, comparse, effetti speciali per servire gli interessi e i rancori politici degli adulti. Se noi grandi, relativamente parlando, abbiamo un osso da rosicchiare con altri grandi, vediamocela tra noi, da adulti.
    Utilizziamo gli strumenti che noi adulti possediamo, media, internet, voti, pulpiti, congressi, associazioni, marce, campagne di lettere, manifesti. Ma portare in processione, come pupazzi, come amuleti, come bandiere di un club di calcio, bambini che non sanno, che non possono sapere (chi lo spiegherà, e come, a un bambini di 4 anni, che cosa sia un Dico, che cosa sia un omosessuale?) che al massimo ripetono le giaculatorie che hanno sentito dire in casa, adoperarli come teneri randelli da pestare in testa a coloro che non ne hanno, che non ne vogliono, che non ne hanno potuti avere, che li hanno perduti o che li hanno avuti in maniera "non naturale", come se ai figli facesse alcuna differenza, è una prepotenza che rasenta l'abuso.
    E' sfruttamento politico ideologico, non molto diverso dai bambini tedeschi, italiani o russi o irakeni vestiti con i costumini del regime di turno a gridare Du-ce Du-ce o Lunga vita all'amato Rais. Una scena squallida, come quei poveri bambinetti trascinati in campo da giocatori di calcio per mettersi la coscienza a posto e predicare il volesemo bene, a tifosi che non vedono l'ora di prendersi a sprangate in testa, di insolentire i tifosi avversari e di caricare "gli sbirri".

    Se ho bisogno di andare su una piazza con il bambino in collo e quello più grandicello a rimorchio che dopo un po' comincerà a non poterne più, per dimostrare quanto ami la famiglia, quanto io sia buono e quanto odi coloro che non ce l'hanno o l'hanno formata in altre maniere, dimostro di non credere poi tanto alla famiglia, di avere bisogno di una conferma esteriore ed estetizzante della mia incerta dedizione, di voler esibire quello che per dovrebbe essere naturale e indiscutibile, il fatto che sono fedele a mia moglie (vero?) e fedele all'impegno che mi sono preso mettendo al mondo bambini.
    Il "Family Day", come si dice in Italia, non è un biglietto Trenitalia con lo sconto del 20% o una pullmanata al seguito del buon parroco o del segretario provinciale del partito, un giorno di maggio. Il giorno della famiglia è oggi, domani, dopodomani, perché ogni day è un family day, per chi ce l'ha e per chi l'ha costruita sul solo materiale che serve, e che non conosce sesso o età, ed è l'amore. L'esibizionismo della piazza è l'esatto contrario della tenerezza, della intimità, che la famiglia dovrebbe rappresentare.
    Parlate male di chi volete. Negate le leggi che volete negare. Chiedete ciò che volete, dalla piazza, perché è vostro pieno diritto farlo, come è mio diritto non ascoltare chi predica l'esclusione, e non l'inclusione, ma abbiate pudore degli innocenti. Non diamo scandalo, come diceva Quello. Lasciate che i fanciulli stiano a casa.
    Anonym said...
    C’è una cosa che mi infastidisce del Family Day ed è la stessa che mi infastidiva del Comitato Scienza e Vita durante la campagna per l’astensione al referedum sulla legge 40.
    Perché gli organizzatori del Family Day continuano a sforzarsi a dichiarare “laica” la loro manifestazione?
    Perché non hanno il coraggio di dire che questa è stata pensata e convocata dai vescovi?
    Scienza e Vita fece lo stesso, negando fino alla fine il coinvolgimento della CEI nel loro comitato.

    Ho sufficiente esperienza del mondo cattolico per non riconoscere nel Family Day quella che è una abitudine di molti vescovi e di molti preti e cioè delegare il lavoro “sporco” ai laici. “Armiamoci e partite!”
    E’ una situazione tipica.
    Non è politicamente corretto che i vescovi scendano in piazza a manifestare contro il governo, allora lo si suggerisce nell’orecchio dei responsabili dell’associazionismo cattolico.
    Tecnicamente il Family Day sarà organizzato dai movimenti, non dalla CEI, ma non ci possiamo prendere in giro…
    Sono ben poche le motivazioni laiche che possiamo ritrovare nel manifesto Più Famiglia e saranno ben pochi i laici che sfileranno a Roma il 12 Maggio.

    Non credo di essere molto lontano dalla verità se dico che un buon numero delle associazioni promotrici del Family Day andranno a Roma controvoglia, soltanto perché non possono dire di no a quel suggerimento che gli è stato bisbigliato nell’orecchio.

    Il 12 Maggio non faranno del male a nessuno.
    Soltanto ai cattolici.
    Come se ce ne fosse bisogno
    Anonym said...
    Una famiglia è solo quella che si costituisce iniziando da un uomo e da una donna, ogni altra ipotesi non crea una famiglia ma una associazione che nulla ha a che vedere con la famiglia.
    Una famiglia sana, aiuta anche la società ad essere sana, pulita, per guardare con fiducia al futuro.
    Anonym said...
    ..del tutto rappresentativo,di immediata comunicazione e intelligentemente studiato questo"spot"(potremmo definirlo tale?!o forse, meglio ,un "contro-spot")..é importante dar valore alla sensibilità di chi lo ha proposto in questo blog, in occasione di un evento (il family day..una geniale(????)trovata per attirare il"popolino",non credete?)che dovrebbe permettere l'elaborazione di molteplici riflessioni per tutti coloro i quali si ritengono dotati di uno "sguardo oltre"...meditiamo..e manifestiamo i nostri pensieri (necessario in questo caso affinchè qualcosa cambi..affinchè la LIBERTà si mantenga un nostro incontestabile diritto)..che si noti pure il movimento di massa ..chi si trova"in alto",coglierà(sarebbe già tanto)...(se fossi stata a Roma mi sarei certamente indirizzata verso Piazza Navona!)...che il pensiero libero sia con Voi(dissacrante?)...
    Anonym said...
    use sweeties too :)
    Anonym said...
    We are family
    I got all my sisters with me
    We are family
    Get up ev'rybody and sing

    Ev'ryone can see we're together
    As we walk on by
    (FLY!) and we fly just like birds of a feather
    I won't tell no lie
    (ALL!) all of the people around us they say
    Can they be that close
    Just let me state for the record
    We're giving love in a family dose


    Living life is fun and we've just begun
    To get our share of the world's delights
    (HIGH!) high hopes we have for the future
    And our goal's in sight
    (WE!) no we don't get depressed
    Here's what we call our golden rule
    Have faith in you and the things you do
    You won't go wrong
    This is our family Jewel
    Anonym said...
    wi ar femili...
    R.R. said...
    prova
    R.R. said...
    Ho capito finalmente sta storia dell'account google!!!

    Ps: Troppo divertente il video!!!

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