anticipo subito come prima informazione che sono parzialmente parziale nel giudizio sul film perchè dichiaro di essere un'incondizionabile ammiratrice di cillian murphy ("28 giorni dopo" di boyle ***** su tutti per me, ma anche "ritorno a cold mountain" e tanti altri) (cillian è irlandese e il suo nome si pronuncia "killian").
seconda informazione, il titolo non si riferisce al cane di walt disney - citato in una scena del film - bensì a plutone, luogo distopico mai raggiunto ma sempre cercato come la gioielleria dove Audrey Hepburn sogna di fare colazione!
bon, detto ciò il film è di neil jordan e racconta in termini favolistici - sembra che sullo sfondo agiscano reminiscenze alla candid di voltaire degli anni settanta - gli anni di piombo del conflitto anglo-irlandese con gli efferati episodi terroristici dell'IRA e della polizia britannica dal punto di vista di un travestito - patrick/patricia kitten braden - con qualche rotella fuori posto, nato in irlanda che, per cercare sua madre che l'ha abbandonato ancora in fasce, si reca a londra.
chi ha visto il superbo "hedwig and the angry inch" noterà delle affinità elettive tipiche di film sul gender nati in contesti diversi da quelli almodovareschi (lì il protagonista abbandona la berlino est degli anni settanta, città natale, per gli stati uniti del glam rock).
il soundtrack è molto bello perchè molte scene sono ambientate in locali notturni e non mancano i classici di quegli anni, dall'intensa "children of the revolution" a "feeling" suonata dalla radio della mercedes dove bryan ferry in un cameo d'eccezione veste i panni di un maniaco che tenta di uccidere i travestiti; qualche spunto musicale lo offrono anche le canzoni di lotta irlandesi tradizionali spesso rivisitate da billy bragg; un altro ospite prezioso per gli amanti gotici è gavin fryday (virgin prunes, storica band new wave irlandese), nel ruolo del leader gay di un gruppo glam, che in una scena duetta con murphy nei panni di un'indimentacabile sqwao.
"gattina", kitten nel plot, è il soprannome che si dà quest'anima bella e disperata , il suo umorismo e la sua performance, nonchè la bellezza aliena e androgina che l* connotano aggiungono al film molte stelline e mi fermo qui per non sembrare una fanatica!
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a me arrivano mail di lab080group sul mio account yahoo, ma non si vedono i testi e mi viene detto che non sono ancorta stato accettato dal gruppo!!!
mi volete accettare? (sò che non è facile!!) please!!!
(in tutti i sensi.. compreso quello dell'accetta... uaz uaz uaz)
comunque ora vedo come mai...
da Kilfa
15-??/06/2K7 - SHOCKRAVER's DECADE, the Big Bordello against police repression: in data 27 maggio, al termine di un rave party, la polizia di Tarquinia ha sequestrato parte del sound United Invaders. La seguente mattina del 28 maggio invece l'intero nostro sound system, nonostante non avessimo partecipato alla realizzazione della festa. Non è che una delle tante reiterate azioni repressive degli ultimi mesi nei confronti del nostro movimento. La nostra vera forza è nell'accettare di essere un'unica grande mente; mai come adesso, da quando il seme della spirale è stato gettato, siamo stati così tanti e così forti. E' dunque giunta l'ora di dimostrare a chi di dovere di cosa siamo capaci; il fatto che queste azioni intimidatorie da parte del potere costituito siano giunte in un momento topico, alla vigilia di un appuntamento così importante, non è casuale. Vi invitiamo tutti a darci il vostro supporto, x una volta mettiamo da parte orgoglio ed appartenenza, cerchiamo di confrontarci, capire in cosa siamo diversi e vedere dove possiamo inkastrarci, come un puzzle...Quando il quadro sarà completo, la rivoluzione sarà giusto cominciata !!!
ma la vogliamo iniziare sta rivoluzione?
Comunque sono doraemon.
strepitii neuronali
sapevatelo a sprazzi
...
Boh!? A volte mi capita di non essere subito entusiasmato da un film, tutt'altro, ma di trovarne qualche significato in un momento successivo, nel corso dell'esperienza quotidiana. Sì vabbè...
Comunque...non che sia un "filmone", però forse la sua leggerezza è apparente.
Ancora una volta Neil Jordan insiste sui soliti temi, rimescolando quel che ha espresso in "La moglie del soldato" e "Michael Collins". Una scena mi è sembrata particolarmente drammatica: la spietata esecuzione dell'amico d'infanzia del protaganista da parte dei suoi compagni, in ragione di un fanatismo fratricida. E' la stessa scena che conclude l'ultimo film di Ken Loach, in cui questa volta è il tuo Cillian (a proposito, dopo un'intera vita a pronunciare "celtic", come la squadra di Glasgow, ho da poco saputo che, almeno per quel che riguarda l'antica cultura e le tradizioni, la pronuncia corretta è "keltic"!) ad essere fucilato. Dunque, l'ottusità e la crudeltà della guerra finiscono col dilagare anche tra i fratelli: chissà se gli Irlandesi e gli Inglesi riescono a ricordare ancora il perché di tutti i loro morti ammazzati, ora che persino il signor-no-Paisley ha accettato di collaborare con Mac Guinness, magari bevendo una pinta assieme a lui. Ma non è l'inevitabile tragicità del conflitto ad essere raccontata, nè un possibile intento pacifista ad animare il film, perché su tale sfondo è invece il percorso esistenziale di Paddy/Kitten ad insegnarci qualcosa di importante. Intanto, perché sfugge all'omologazione fin da bambino, quando rifiuta di giocare alla guerra contro gli Inglesi perché ne è annoiato, non la comprende fino in fondo, ma più che altro perché la sente estranea. Ciò che gli interessa davvero è l'amore (della madre), e, non potendo contare nemmeno sul padre, parte per la personale ricerca di sè, autenticamente ribelle, seguendo un destino opposto a quello che toccherà al suo amico militante. Ma quel che più conta è che Kitten, nella sua inermità, ci richiama a un dovere di umanità verso l'altro, che spesso non osserviamo per narcisismo o diffidenza. Così, è il manesco poliziotto Ian Hart (già protagonista di "Terra e libertà" di Ken Loach) ad aiutarla in modo sincero. Ma è soprattutto il padre a ritrovarsi e a farsi "trovare" dal figlio, proprio mentre questi cercava la madre, pagando un piccolo prezzo, il trasferimento in una parrocchia di provincia, come corrispettivo della conquista di una nuova sensibilità. E alla fine giunge il breakfast, immagine dell'inizio di un nuovo giorno/corso, a cui partecipano i due pettirossi (grilli) parlanti, perché anche loro, come dice il ritrovato Liam, hanno il diritto di nutrirsi.
good!
ho visto il filom e mi ci ritrovo, sulla pronuncia della squadra di glasgow idem!