frammenti

NOI CHI? LORO CHI?

"E' da un po' di tempo che circola la tesi secondo cui - trovandoci di fronte a una sfida che mette in discussione i fondamenti stessi del nostro stile di vita (...) - non possiamo più permetterci alcun lusso teorico. Che si ponga fine, dunque, alle incertezze della Ragione, alla tollerenza di coloro che sono con noi intolleranti, alle mollezze del pluralismo, alla proliferazione di identità che sfidano la compattezza dei nostri valori: religiose, sessuali, estetiche. Non ci possiamo permettere più questa decadenza (...). Se noi saremo deboli loro se ne approfitteranno. Loro ci odiano, noi dobbiamo difenderci. I nostri valori sono minacciati e la minaccia sono loro." I. Salvatore, Quando il post-modernismo diventa un tic etnocentrico, in A.A.V.V., Il bello del relativismo, Marsilio, Venezia 2005

DOVE ABITANO LORO?
"L'estraneo non si trova semplicemente in un altro luogo, esso è separato dal proprio ogni volta attraverso una soglia, come il dormire dalla veglia, la salute dalla malattia." B. Waldenfels, Topographie des Fremde, Suhrkamp, Frankfurt am Main 1997.
A introdurre la clitoridectomia come rimedio chirurgico a "disturbi come l'epilessia, l'isterismo e la masturbazione" fu, nel 1858, il dottor Isaac Baker Brown, presidente della Medical Society di Londra. Di lì la pratica si diffuse anche negli Stati Uniti. Un medico di punta, il dottor Eyer del St.John's Hospital, Ohio, dovendo curare gli "attacchi di masturbazione" di una ragazzina, la sottopose ad una serie d'interventi chirurgici, partendo dalla "semplice" cauterizzazione del clitoride, quindi cucendo con fili d'argento una guaina "protettiva" intorno all'organo, per impedirne lo sfregamento, infine asportandolo completamente.
Nel 1889 il dottor Joseph Jones, presidente del Louisiana State Board of Health, scrisse che l'insanità mentale era una delle molte conseguenze della masturbazione femminile e che il figlio di una donna avvezza a questa pratica aveva buone possibilità di ereditarne la pazzia.
Nel 1894 il dottor A.J.Bloch di New Orleans, in un articolo intitolato "Sexual Perversion in the Female", descrive il caso di una ragazza di 14 anni curata per il suo nervosismo e per il suo pallore con l'asportazione totale del clitoride.
L'ultimo intervento di clitoridectomia effettuato negli Stati Uniti, ovvero l'ultimo documentato da cartella clinica, risale al 1958. La paziente era una bambina di 5 anni. L'operazione, si legge sulla cartella, si era resa necessaria per impedirle di masturbarsi.
Fonti: http://www.noharmm.org/morepages.htm

29 Comments:

  1. Anonym said...
    mooooolto interessante. Io credevo che ste storie accadevano solo da altre parti.
    LLL said...
    ...............................

    brokeback o backIIback...
    questo è il dilemma...:-)
    ma in-somma...
    si fara' vivo qualche labic@ domani sera al kabuki?
    vi attendo...
    P.S.:...lo so che in effetti c'entra poco in questo post ma era il + recente....

    ...............................
    R.R. said...
    Agghiacciante!!!
    Comunque ho letto da qualche parte che statisticamente il 100 % degli uomini contro il 70 % delle donne praticano la masturbazione.

    Vorrei anche citare una frase dai Diari di Keith Haring:
    LA MASTURBAZIONE NON PASSERà MAI DI MODA!!!
    maschinehaus said...
    @LLL: io ci verrei volentieri. ma questo fine settimana sarò in esilio in una località brindisina. se cambiano i programmi non mancherò sicuramente
    :)
    Anonym said...
    @ r.r.:e ci credi?
    lenore said...
    quello che mi colpisce del post innanzitutto è il titolo, loro, noi, appunto, loro chi e noi chi?
    l'intolleranza, concetto terrificante quanto il suo opposto, la tolleranza, diventa spinosa proprio per la sua natura di porre qualcuno nella posizione di dover tollerare qualcun'altro o qualcos'altro. ebbene, posta la questio0ne in questi temrini, io sono organica all'idea di smetterla di essere tolleranti con chi non lo è, dunque, la chiesa, lo stato, la lega, i-berlusconi, i benpensanti, i maschilisti e sessisti musulmani e quelli cristiani, gli omofobici estranei e gli amici omofobici, così come gli animali da stadio, le bizzoche e vi discorrendo. sì, sono profondamente intollerante e a loro non credo valga applicato l'antico adagio voltairiano di difendere l'opinipone altrui fino alla morte perchè alquanto naif. detto questo, posso convenire anche sulla fine della frase citata da ingrid salvatore, i 'miei' valori, quelli delle persone cui volgio bene o nelle quali mi sento rispecchiata o risposta, sono minacciati da costoro sopracitati...ma non potendo invocare la lotta armata, che non torverei nessuno ad affiancarmi, nè estenuanti assemblee di autocoscienza, ugualmente solipsiste, resto muta, in questi giorni di aberrazioni, forse attendendo un evento Nuovo.
    maschinehaus said...
    La questione è proprio tutta lì, nella domanda: noi? loro chi? Ovvero quali sarebbero i nostri valori sotto attacco? Dova abitiamo noi e dove abitano loro?
    Io credo, e qui c'entrava Waldenfels, che il noi e il loro si definiscano in base a degli ordini (anche, ma non solo, di discorso; anche, ma non solo, normativi) che pongono dei confini fra il dentro (il proprio) e l'esterno (l'estraneo). Un'esperienza aldilà di qualunque ordine non si dà. Ma a ciascuno resta la capacità, esclusivamente individuale, di esercitare la critica agli ordini che pure pone e ai quali appartiene.
    Insomma parafrasando Hannah Arendt - che, a chi le chiedeva se amasse gli ebrei in quanto ebrea, rispondeva che si amano solo le persone in carne ed ossa, non le categorie - noi possiamo essere io, te, le persone che ho - in qualunque modo- incontrato. Non certo l'Occidente, l'Europa
    maschinehaus said...
    PS: Ingrid Salvatore, nello stesso saggio, scrive "Chi vede il mondo in termini di noi e loro è antiliberale, non importa poi se alla distinzione noi/loro si associ conflitto o concordia [visioni multiculturaliste o differenzialiste]. Nel liberalismo, infatti, ci sono solo individui: nessun noi e nessun loro". A parte qualche distinguo a me piace pensarla proprio così.
    Anonym said...
    http://www.ricordibastardi.info/iouccido.html
    _effe_ said...
    chiedo venia per l'OT di sopra, ma il giochetto merita.
    alcune considerazioni sparse: irving in galera per un reato di opinione (orrenda, vile e consapevolmente falsa, ma un'opinione);una medaglia d'oro, perchè "benemerita della cultura", ad una persona in chiaro delirio d'odio come oriana fallaci; prodi (vabè, indifendibile, ma...) che da fine stratega rilancia il bonus bambino di storaciana e ora berlusconiana memoria... ecco, tutto questo per dire che io la vorrei una distinzione. nei contenuti, nelle forme e negli individui che li scelgono.
    lenore said...
    @la proprietà intellettuale...troppo lento a caricarti.
    @lll, spererei di venire a fare quattro salti, ma temo di essere richiamata all'ordine sabato mattina alle 8 in punto...anyway ti mando mie emissarie!
    @loro,
    per me sono loro tutte le persone che nei media embedded, schierati e ufficiali vengono identificate con il noi, quanto al noi, beh, come si fa in un pronome cumulativo a rispondere della molteplice polifonia dell'essere? non so neanche l'io a quanti me corrisponde, non so il tu, quando lo dico a quale te di te si riferisce che il noi mi sembra quasi un'aporia.
    noi andiamo a ballare (scelgo questo esempio, visto che il tema ballo fa più tendenza di altri) è genericamente corretto ma noi pensiamo che etc... non significa nulla poichè nessuno può pensare all'unisono con qualcun'altro la stessa cosa. in quanto la stessa cosa è pensata diversamente per ciascuno che la pensa (la base del funzionamento del significante e del significato); l'empatia è fenomeno vero metaforicamente nella cultura rave, ma profondamente astratto per descrivere emozioni e opinioni. la carne-e-ossa, questo è cyberfemministicamente, a mio parere, il limite e la soglia con cui confrontarsi.
    lenore said...
    @faletti: TIè
    ho giocato, very minimalicious!
    _effe_ said...
    :) un toccasana
    maschinehaus said...
    sempre a proposito di noi e loro.
    Dal sito del Manifesto
    "A due mesi dallo scoppio in Australia di violenze anti-arabe e nel clima arroventato dalle polemiche per le vignette satiriche su Maometto, le affermazioni del premier John Howard su una presunta «incompatibilità» di alcuni aspetti della cultura islamica con le tradizioni australiane hanno aggiunto benzina sul fuoco. «C’è un segmento che è completamente opposto al nostro tipo di società, e questo è un problema» ha dichiarato il Primo ministro, secondo quanto riportato dalla Bbc. Un altro punto dolente della cultura musulmana, secondo Howard, è l’atteggiamento verso le donne: «Tutte le posizioni conservatrici verso le donne presenti in certe culture del Mediterraneo sono niente in confronto ad alcuni degli atteggiamenti islamici più estremisti». Parole che per la responsabile dell’Australian Federation of Islamic Councils, Ameer Ali, vanificano il lavoro di quanti in questi mesi hanno cercato di ricomporre una profonda frattura nella società australiana.
    link qui
    franz said...
    un'incursione fugace nel blog. Vi leggo, anche se taccio. Bac(c)io

    ps noi e loro: i più pericolosi fra i pronomi
    LLL said...
    ................................

    @lenore & maschinehaus:

    :-(((((((((((((

    ................................
    lenore said...
    OT, ma non proprio, il nostro caro amico luca de g. mi ha segnalato il programma di un bellissimo weekend al cassero di bologna dal titolo intrigante: Homobeat.
    CASSERO
    gay lesbian center presenta
    HOMOBEAT
    club tendenze droghe corpi
    24 25 26 FEBBRAIO 2006
    il contributo gay alla scena dance


    ****
    tre giorni di dibattiti, workshop, incontri e ovviamente tanta musica proveniente dai migliori contesti internazionali
    ****
    all'interno di questo contenitore sarà possibile in ognuno dei pomeriggi (a partire dalle h 16:00) incontrare gli organizzatori di grandi eventi gay italiani ed internazionali;


    WORKSHOP
    momenti di formazione e confronto, si rivolgono a tutte le persone che hanno la curiosità di apprendere tecniche, ascoltare la narrazione di percorsi di vita e artistici, confrontare idee e provare a ideare insieme ad addetti ai lavori temi di serate, ingredienti di successo per un ritrovo, caratteristiche innovative dell'aggregazione gay lesbo;
    durante questi 3 pomeriggi incontreremo:

    VENERDI' 24 febbraio h 16
    WARBEAR organizzatore PhagOff (Roma)

    SABATO 25 febbraio h 16
    Fany organizzatrice Kill The Dj (Pulp - Paris)

    DOMENICA 26 febbraio h 16
    MAURIZIO MONTI organizzatore Echoes (Misano - Riccione)

    Tre dimensioni diversissime tra loro, ricche di spunti per poter analizzare l'organizzazione del clubbing nelle sue molteplici forme. Tre personaggi dediti all'intrattenimento che vede l'omosessualità come uno dei principali elementi dei party da loro ideati.

    La partecipazione a questi workshop e totalmente gratuita. Non c'è bisogno di tessera associativa. Ed è consigliata a tutti coloro che hanno sempre desiderato soddisfare curiosità legate al magico mondo della notte.

    All'interno dei workshop sarà attivato un infoshop in cui poter reperire materiali interessanti per l'approfondimento dei temi trattati nel festival.

    WORDS
    VENERDI' 24 febbraio h 18
    TIM LAWRENCE docente di Teorie e Produzione della Cultura Musicale presso l'Università di East London
    JEREMY GILBERT docente di Cultural Studies presso l'Università di East London

    una conferenza tenuta da due studiosi di fenomeni contemporanei come la club culture e l'utilizzo di sostanze stupefacenti a scopi ricreativi; un incontro per capire il ruolo che hanno giocato la minoranza glbt nei dancefloor di tutto il mondo sin dagli albori della musica dance;

    moderatore dell'incontro Walter Rovere

    durante la conferenza, presso l'infoshop, sarà possibile acquistare il volume appena tradotto in italiano "Love saves the day" di Tim Lawrence

    SABATO 25 febbraio h 18
    IVAN COTRONEO scrittore
    MARCO MANCASSOLA scrittore

    una conferenza con protagonisti due scrittori del panorama emergente della letteratura italiana, con un forte accento alle tematiche gay; grandi conoscitori dei contesti attuali in cui si esplicano i riti di iniziazione, intrattenimento e maturazione di molti omosessuali contemporanei;

    moderatore dell'incontro Vincenzo Branà

    durante la conferenza, presso l'infoshop, sarà possibile acquistare i volumi degli scrittori ospiti

    DOMENICA 26 febbraio h 18
    HELENA VELENA profetessa del transgender
    FABIO CANINO conduttore televisivo

    una conferenza dalle tinte forti, che vede al centro due coloratissimi intrattenitori e intellettuali, in grado di solleticare le attenzioni dei più acuti critici della realtà politica e di costume italiana degli ultimi vent'anni; ciascuno a suo modo portatore di una diversità all'interno del mainstream e della scena underground; saranno con noi ad analizzare i diversi modi di intrattenersi del popolo gay di ieri e di oggi;
    SOUNDS & DRINKS
    Ogni pomeriggio al termine delle conferenze uno degli ospiti verrà invitato in consolle ad intrattenere il pubblico con una propria selezione musicale, mentre a tutti verrà offerto un ricco aperitivo curato dalla crew del Cassero

    VISIONS
    Inizio serata dedicato a tre proiezioni d'eccezione. Un breve percorso d'essai per quanto riguarda la cultura house and dance in chiave gay o semplicemente camp. Tre titoli, non tutti di facile reperibilità che saranno sicuramente occasione di stimolo per le nostre notti in un weekend dedicato al valore della presenza gay nel clubbing.

    VENERDI' 24 febbraio h 21
    PARTY MONSTER (Olanda/Usa, 2003)

    SABATO 25 febbraio h 21
    STUDIO 54 (Usa, 1999)

    DOMENICA 26 febbraio h 21
    THE ITALIAN MISS ALTERNATIVE 2005 - dvd
    CASSERO @ STREET PARADE 2005

    a partire d domenica il dvd di The Italian Miss Alternative 2005 sarà in vendita, il ricavato andrà in beneficenza alle associazioni bolognesi di lotta all'AIDS

    CLUB
    Gli appuntamenti club festivalieri vedranno sulla consolle del Cassero tutti artisti dichiaratamente omosessuali provenienti dalle più diverse realtà italiane ed internazionali.
    L'ingresso a questa parte del festival è riservato ai soci con tessera ARCI e il biglietto d'ingresso costa 8 euro intero oppure 6 euro in lista.
    Per le liste chiamare Matty 3355382848
    oppure è possibile mettersi in lista direttamente on line sul sito www.cassero.it

    VENERDI' 24 febbraio h 23
    WAWASHI (Cassero - Bologna)
    JUSTUS KOEHNCKE (Kompakt - Berlin)
    KHAN & SNAX (Playhouse - Berlin)
    visual by SPUD

    SABATO 25 febbraio h 23
    FANY (Kill The Dj - Paris)
    CHLOE' (Kill The DJ - Paris)
    FROG_ETTE (Cassero - Bologna)
    visual by STRONG

    DOMENICA 26 febbraio h 23
    GIORGIO VALLETTA (Xplosiva - Torino)
    FRANKIE KNUCKLES (the godfather of house)
    visual by MIZZ PRAVDA

    homobeat sampler è una compilation in 30 copie numerate e decorate a mano da diversi artisti, contiene alcuni brani degli artisti coninvolti nella parte club del festival acquistabile alla modica cifra di 3 euro se riuscite a scovarla in sala
    *****
    per visionare il programma completo di homobeat:
    http://www.cassero.it/homobeat/programma/

    lasciate pure sul sito i vostri commenti, ci aiuterete a far crescere questa iniziativa

    per ricevere informazioni sul resto delle iniziative in programma non esistate a scrivere o chiamare i recapiti che trovate riportati più in basso

    buon weekend

    Bruno Pompa
    Mauro Copeta
    (ideatori e curatori del festival Homobeat)
    *****
    circolo arcigay IL CASSERO
    via Don Minzoni 18
    40121 BOLOGNA
    tel 051 6494416
    www.cassero.it

    direzione artistica
    Bruno Pompa
    3332957200
    ad@cassero.it
    Anonym said...
    ma guarda un po' sembra proprio un evento che terrei volentieri a battesimo
    _effe_ said...
    OT
    è inavvertitamente passato sotto silenzio uno dei set di redefine your target:

    http://www.flickr.com/photos/51754009@N00/sets/72057594066394552/

    molto, molto in forma. bisogna riconoscerlo.
    _effe_ said...
    .......................
    ...........
    ......

    momento di cordoglio per impossibilità partecipazione ad incontro con sabina guzzanti

    labic* in missione, anche senza striscione,

    se stessa è molto ottimista.

    omaggi ai sette relatori, chiedetegli qlcs (lenore, giustamente, insegna) sulla condizione della donna barese rispetto alla donna islamica. perle di saggezza, immagino.
    maschinehaus said...
    dopo la scandalosa omissione, è comparso nella colonnina a sinistra anche il terzo set di redefine your target (nel quale compare anche uno dei produttori, giustamente lamentatosi della sua assenza).
    Io mi ero addirittura dimenticato dell'esistenza dell'account lab080_party3!
    Buon back2back a tutt*
    mit Liebe, maschinehaus da un'oscura e remota località del brindisino.
    PS: vogliamo la registrazione della serata
    lenore said...
    labrax dà sempre il meglio di sè!
    antonelloM. coi sei anche tu!!!
    Anonym said...
    Actung! alcune delle foto del Target sono finite nel set 3 del capodanno Mavù..inoltre mancano tante magmafoto..doraemon sarà contento:)
    MagMa con febbre
    Anonym said...
    persa h..qualcuno l'ha vista?
    _effe_ said...
    car* MagMa, ma non vi si può nascondere nulla?! ;)
    nessun errore: ho iniziato a caricare le foto nelll'unico lab_account libero, ma...come dire, il dovere mi chiamava e sono scappata a lavoro, lasciando a metà il vostro set. a breve verrà completato e reso pubblico in apposita cartella, per la gioia di doraemon e di tutt* *l* astant*.
    in ogni caso, applausi a scena aperta a voi, lab_reporter della prima ora! l'h non si è persa, è svenuta causa risate per i titoli delle foto.
    Anonym said...
    L'Occidente è in crisi. Attaccato dall'esterno dal fondamentalismo e dal terrorismo islamico, non è capace di rispondere alla sfida. Minato dall'interno da una crisi morale e spirituale, non trova il coraggio per reagire. Ci sentiamo colpevoli del nostro benessere, proviamo vergogna delle nostre tradizioni, consideriamo il terrorismo come una reazione ai nostri errori. Il terrorismo, invece, è un'aggressione diretta alla nostra civiltà e all'umanità intera.
    L'Europa è ferma. Continua a perdere natalità, competitività, unità di azione sulla scena internazionale. Nasconde e nega la propria identità e così fallisce nel tentativo di darsi una Costituzione legittimata dai cittadini. Determina una frattura con gli Stati Uniti e fa dell'antiamericanismo una bandiera.
    Le nostre tradizioni sono messe in discussione. Il laicismo o il progressismo rinnegano i costumi millenari della nostra storia. Si sviliscono così i valori della vita, della persona, del matrimonio, della famiglia. Si predica l'uguale valore di tutte le culture. Si lascia senza guida e senza regola l'integrazione degli immigrati.
    Come ha detto Benedetto XVI, oggi "l'Occidente non ama più se stesso". Per superare questa crisi abbiamo bisogno di più impegno e di più coraggio sui temi della nostra civiltà.
    http://www.perloccidente.it
    Anonym said...
    per l'occidente, i tuoi costumi non sono i miei. come dire, no grazie. magari anche un consiglio: impara a scriverli meglio, i comunicati. il pericolo di non dire nulla in tante parole è sempre in agguato.
    Anonym said...
    ...oppure abbiamo bisogno di superare l'idea della centralità dell'Occidente.....

    MA SOPRATTUTTO:
    macché siamo impazziti? citazioni papesche su lablog? voglio anche qua il logo NO VAT, blog de-vaticanizzato.... I love Camere Separate http://www.camereseparate.splinder.com/
    Anonym said...
    che vuol dire superare l'idea della centralità dell'occidente?

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