Chi ha vissuto con profondo sgomento l'assassinio per mano fascista di Benedetto Petrone non può e non vuole dimenticare.
A distanza di 30 anni, le coltellate che spensero la vita di quel giovane proletario militante comunista continuano a fare male: si tratta di una ferita solo in parte rimarginata; l'eco di quel dolore non si è ancora spento nella coscienza di quanti lo conobbero e lo amarono fraternamente, condividendo con lui valori ed ideali di giustizia sociale e libertà.
Il "debito morale" contratto all'epoca dalla Bari civile, dunque, pesa ancora. Per questo noi vogliamo che il trentennale della morte di Benny segni un ulteriore passaggio: ricordare il sacrificio di quel ragazzo deve quest'anno poter significare un balzo in avanti sulla via dell'impegno antifascista, non violento e di rinascita culturale della nostra città, in linea con i cambiamenti politici già in atto e con quelli auspicabili, a beneficio soprattutto delle giovani generazioni.
Vogliamo cioè che l'intera giornata del 28 novembre 2007 sia dedicata a Benedetto Petrone in forma aperta, partecipata e creativa: nelle Scuole, nell'Università, sui posti di lavoro, nei luoghi dell'Istituzione pubblica e nelle piazze si manifesti con l'arte e la cultura e al tempo stesso si rifletta collettivamente su come lanciare solidi ponti progettuali verso un futuro di civile e pacifica convivenza, nel rispetto di tutte le differenze.
Chiediamo, sulla base di questi contenuti, l'adesione attiva di soggetti pubblici e privati, di partiti e movimenti, associazioni e singoli cittadini interessati al cambiamento progressivo della nostra società. Perchè solo così avrà senso di verità ripetere che Benny vive!
PER ADERIRE, INVIARE UN E-MAIL A:
bennyvive@googlegroups.com
artistipugliesi@katamail.com
Per seguire le fasi organizzative, alla luce della disponibilità del comune a finanziare gli eventi della giornata, iscrivetevi alla mailing list
http://groups.google.it/group/bennyvive
A distanza di 30 anni, le coltellate che spensero la vita di quel giovane proletario militante comunista continuano a fare male: si tratta di una ferita solo in parte rimarginata; l'eco di quel dolore non si è ancora spento nella coscienza di quanti lo conobbero e lo amarono fraternamente, condividendo con lui valori ed ideali di giustizia sociale e libertà.
Il "debito morale" contratto all'epoca dalla Bari civile, dunque, pesa ancora. Per questo noi vogliamo che il trentennale della morte di Benny segni un ulteriore passaggio: ricordare il sacrificio di quel ragazzo deve quest'anno poter significare un balzo in avanti sulla via dell'impegno antifascista, non violento e di rinascita culturale della nostra città, in linea con i cambiamenti politici già in atto e con quelli auspicabili, a beneficio soprattutto delle giovani generazioni.
Vogliamo cioè che l'intera giornata del 28 novembre 2007 sia dedicata a Benedetto Petrone in forma aperta, partecipata e creativa: nelle Scuole, nell'Università, sui posti di lavoro, nei luoghi dell'Istituzione pubblica e nelle piazze si manifesti con l'arte e la cultura e al tempo stesso si rifletta collettivamente su come lanciare solidi ponti progettuali verso un futuro di civile e pacifica convivenza, nel rispetto di tutte le differenze.
Chiediamo, sulla base di questi contenuti, l'adesione attiva di soggetti pubblici e privati, di partiti e movimenti, associazioni e singoli cittadini interessati al cambiamento progressivo della nostra società. Perchè solo così avrà senso di verità ripetere che Benny vive!
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Etichette: italiEni
2 Comments:
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In effetti di quella vicenda si è saputo poco e non si è fatto molto per ricordarla.
Soprattutto, con la morte di un ragazzo, è stata rimossa anche la memoria di un'epoca di partecipazione collettiva e di fermento culturale, attraverso un'operazione di corrosione lenta e graduale che ci ha portato al punto in cui ci ritroviamo.
Forse pensò che la sua vita non dovesse necessariamente essere quella già scritta per lui e che la sua libertà di scegliersene una più conveniente avesse (anche) una dimensione collettiva. Un'idea contagiosa...
Un abbraccio.