ImpressionistE

Rivolgiamoci, per un momento, ad osservare cosa accade nelle nostre percezioni quotidiane. Distogliamo lo sguardo dalle cose che ci appaiono e rivolgiamolo al modo in cui ci appaiono: vedremo una molteplicità di modi di apparizione, di impressioni, di dettagli transitori dai contorni indefiniti, che prima compaiono e poi scompaiono, che sono al centro e poi sullo sfondo. Non ci sono forme definite, regole di struttura, ma processi che si costituiscono temporalmente nel gioco della nostra attenzione.
Gli impressionisti, questo, l'hanno preso sul serio e, assumendolo in tutta la sua serietà, si sono congedati dal formalismo e dal classicismo, estranei al modo in cui le cose si danno al nostro sguardo.
Tutto ciò e noto. In qualche modo, oggi, innocuo: le riproduzioni delle loro opere popolano le cartoline, i calendari, i biglietti di auguri, le pubblicità. L'ovvio, il familiare, nasconde l'essenziale, direbbe qualcuno (dalla foresta nera). E così ci si dimentica che l'impressionismo ebbe, sin dall'inizio, e in modo essenziale, uno sguardo femminile. E che nel formarsi di questo sguardo l'emancipazione dal classicismo e dal formalismo ebbe un peso ulteriore: fu liberazione non solo dalle convinzioni della pittura, ma messa in questione dei ruoli, dei modelli, dell'idea che l'arte al femminile fosse necessariamente dilettantismo.

Francoforte sul Meno, Schirn Kunsthalle, fino al 1 Giugno, IMPRESSIONISTINNEN: Berthe Morisot, Mary Cassatt, Eva Gonzalès e Marie Bracquemond.
http://www.schirn-kunsthalle.de/

6 Comments:

  1. lenore said...
    ma maschine la tua cultura mi stupisce sempre di più! non sei solo quell'arido fenomenologo husserliano che pari!!!
    bytheway, è molto interessante quello che scrivi sull'impressionismo, molto spesso dimenticato perchè subito dopo gli sono sopraggiunti movimenti che hanno lasciato segni più forti...
    citone said...
    Colto e femminista, Lenore che vuoi di più?
    Qualcosa mi dice che questa mostra la gusteremo dal vivo.
    lenore said...
    ma è francoforte...
    citone said...
    E perchè è segnato con l'etichetta arte berlin?
    Così mi confondi Masch
    maschinehaus said...
    m'aggio sbagghiatu!
    citone said...
    tu puoi sbagliare quanto vuoi se fai questi popò di post :-)

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